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L’itinerario lungo il canalone della val Cassina, dal rifugio Elisa al rifugio Bietti , costituisce una opportunità praticamente unica per osservare da vicino un ambiente grandioso dominato da pareti rocciose alte 400 metri .
La profonda spaccatura tra il Sasso Cavallo e il Sasso dei Carbonari , che costituisce il canalone di val Cassina, è risalita da un sentiero in parte attrezzato con catene , scale e funi metalliche ( difficoltà : secondo grado scala UIAA ) ; inoltre all’inizio dell’estate , con neve ghiacciata sul fondo del vallone , la risalita può risultare ancora più problematica all’escursionista inesperto .
Per giungere all’imbocco del canalone , dal rifugio Elisa si segue l’itinerario per la vetta del Grignone , ma ad un bivio , si prosegue dritto ( a sinistra ) seguendo le indicazioni per il rifugio Bietti . Una lunga traversata in costa superando due valloni porta al casello del Betule , un ricovero in pietra con focolare , utile in caso d’emergenza .
Attraversati altri valloncelli e raggiunto un successivo baitello , si sale a monte di quest’ultimo molto ripidamente , portandosi sopra il casello Michelin .
Qui si attraversa in diagonale su tracce una costa ripida , un canalino e un altro costone , raggiungendo il fondovalle .
Ora inizia la risalita vera e propria del canalone , chiuso da due pareti verticali con enormi massi sul fondo ; il percorso è lungo scalette di ferro massi e paretine , con l’ausilio di maniglioni metallici , funi e catene .
In due ore di salita dal rifugio Elisa , si raggiunge la bocchetta di val Cassina ( 1823 m ) , a mezz’ora dal rifugio Bietti.
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